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“unione comuni madonie”, il Dipartimento della Programmazione solleva dei dubbi sulla costituzione

Nelle scorse settimane abbiamo sollecitato il Dipartimento regionale della Programmazione a rispondere ad alcune domande che riguardano le procedure illegali messe in atto per la costituzione della c.d. “unione comuni madonie”.
Il Dipartimento, alle dirette dipendenze del presidente della Regione, è l’autorità di gestione – con attività di coordinamento, assistenza tecnica e verifica – del “Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014/2020 – Sicilia” (in breve P. O. Fesr Sicilia 2014/2020), del “Programma Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021/2027 – Sicilia” (in breve P. R. Fesr Sicilia 2021/2027), nonché, nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea, dei programmi “Italia-Malta” e Italia-Tunisia”.
Vincenzo Falgares è il direttore generale, in una articolata e interessante nota ha risposto ai nostri quesiti illustrando, altresì, la dimensione territoriale nel PR SICILIA FESR 2021-2027.
Tra molto altro Falgares ha evidenziato che le 11 “coalizioni territoriali” (5 di prima generazione e 6 di seconda) si sono costituite ai sensi del DLgs n. 267/2000 (TUEL) nel testo vigente in Sicilia (Convenzione ex art 30 o Unione dei comuni ex art. 32 ), non facendo cenno alla controversa vicenda in capo alla coalizione madonita che per mantenere in vita la So.Sv.Ma. Spa ha scelto la strada dell’illegalità.
L’articolo 41 della Legge regionale 15/2015 vieta espressamente la “costituzione di nuove entità”, ivi comprese quelle indicate dal direttore del Dipartimento e regolamentate dal TUEL (Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali) vigente in Sicilia.
Falgares dovrebbe sapere che l’articolo 52 della Legge – che pone l’espresso divieto di nuove costituzioni – tira in ballo anche l’Ufficio che governa, quindi la sua persona, ovvero “è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge della Regione”.
Regione della quale rappresenta una delle più importanti figure apicali della burocrazia, che non pubblica le Leggi emanate sulla Gazzetta dello Sport.
A meno che questa annosa vicenda non rappresenti per alcuni una delle tante “ragion di Stato”,  pro domo loro, ovvero, per non perdere i finanziamenti e nutrirsene “il fine giustifica i mezzi”.
Intanto ai lettori offriamo la possibilità di approfondire una questione che avrà delle refluenze importanti sul prossimo futuro delle aree interne della Sicilia, le criticità  che poniamo noi riguardano solo la coalizione madonita, nelle altre pare che sia prevalso il principio della legalità.

I quesiti

Le risorse in capo alla Strategia Nazionale Aree Interne erano destinate ai Comuni individuati capaci di aggregarsi in nuove forme pattizie.
Perché non è stata data la possibilità anche alle aggregazioni di Comuni esistenti, con l’indicazione di aprire ad altri Enti aventi continuità territoriale? La norma o i decreti/circolari attuative specificavano come condizione, pena l’esclusione, le “nuove forme pattizie”?
In caso affermativo ci farebbe cosa gradita se ci fornisse o indicasse gli estremi dell’atto cui fa riferimento la “nuova forma pattizia”.

La risposta dell’Uffico di Falgares

A seguito dell’approvazione della dimensione territoriale della Programmazione 2021-2027 Sicilia (DGR 131 del 23.03.2022), il Dipartimento regionale della Programmazione, ha avviato il confronto sia con la Commissione Europea che con il CTAI (Comitato Tecnico Aree Interne) e parallelamente ha avviato il confronto con le coalizioni di Comuni costituenti le Aree Urbane e non Urbane.

Politiche territoriali al centro

Il nuovo Programma ha assegnato un ruolo centrale alle politiche territoriali in Sicilia, definito dopo un lungo processo di analisi e un costante confronto con tutte le Amministrazioni comunali siciliane, sia sotto il profilo dello sviluppo territoriale sostenibile a livello locale che sotto il profilo finanziario poiché vengono destinate risorse sino a circa 1.716 meuro per attuare le politiche di sviluppo.

29 aree territoriali, delimitazione

Attraverso questo strumento la Regione Siciliana si avvia a promuovere l’attrattività, la sostenibilità e la competitività delle 29 Aree territoriali in cui la Sicilia è stata mappata sulla base delle indicazioni regolamentari della CE e dell’Accordo di Partenariato per l’Italia per il ciclo 2021-2027 approvato con la Decisione C(2022) n. 4787 del 15.07.2022.
Per il ciclo di programmazione 2021-2027 è stata strutturata una nuova, innovativa e funzionale rappresentazione della Sicilia, di tutti i 391 comuni siciliani, che comprende 29 Aree territoriali cosi distinte:

9 Aree Urbane Funzionali (FUA) ;
11 Aree Interne (AI) SNAI;
1 Area delle Isole Minori;
8 Sistemi Intercomunali di Rango Urbano (SIRU)

Isole minori

Inoltre va ricordato che il Comitato Nazionale Tecnico Aree Interne (CTAI) ha approvato un progetto speciale per le Isole dell’Italia (la 43 Area Interna), che ricomprende anche le Isole Minori della Sicilia, cui sono destinate risorse della Legge di Stabilità, la cui attuazione è demandata all’Agenzia per la Coesione Territoriale (oggi sostituito dal DPCoe della PCM).

La nuova mappatura

La mappatura è stato il risultato di un lungo processo di confronto che ha preso in esame i contributi e le considerazioni emerse “dal basso” negli incontri territoriali tra la Regione Siciliana e tutti i comuni delle nuove coalizioni siciliane, e dall’alto, come gli indirizzi della Commissione Europea, le indicazioni dell’Accordo di Partenariato tra Unione Europea ed Italia e quelle derivanti dai lavori del Comitato Tecnico Aree Interne nazionale (CTAI) determinate dal CIPESS.
In particolare l’Accordo di Partenariato 2021-2027 tra Commissione Europea ed Italia approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2022) 4787 del 15 luglio 2022, con riferimento all’Obiettivo strategico di Policy 5 – Un’Europa più vicina ai cittadini – individua specifici indirizzi in materia di tipologie di territori e orientamenti per la programmazione, tra i quali le Aree Urbane, le Aree urbane medie e altri sistemi territoriali e le Aree Interne secondo l’approccio promosso dalla Strategia nazionale per le aree interne (SNAI).

 

Le Aree Interne delle Sicilia

Per quanto riguarda in particolare le Aree Interne la dimensione territoriale del precedente ciclo di programmazione 2014-2020 prevedeva 5 Aree Interne (Madonie (21 comuni per 61.489 ab.) – Nebrodi (21 comuni per 65.000 ab.)– Calatino (8 comuni per 76.001 ab.) – Val Simeto (3 comuni per 65.482 ab.) e Terre Sicani (12 comuni per 50.387 ab.) comprendenti nr. 65 comuni per 318.359 ab.
Nel nuovo ciclo di programmazione 21-27 le Aree interne sono passate da 5 a 11 e sono di seguito elencate:

Area Interna “Madonie” (26comuni, circa 000 abitanti) riperimetrata;
Area Interna “Nebrodi” (29 comuni, circa 000 abitanti) riperimetrata;
Area Interna “Val Simeto” (4 comuni, circa 000 abitanti) riperimetrata;
Area Interna “Calatino” (9 comuni, circa 000 abitanti) riperimetrata;
Area Interna “Terre Sicane” (12 comuni, circa 000 abitanti) inalterata;
Area Interna “Corleone” (16 comuni, circa 000 abitanti) nuova;
Area Interna “Troina” (14 comuni, circa 000 abitanti) nuova;
Area Interna “Bronte” (11 comuni, circa 000 abitanti) nuova;
Area Interna “Mussomeli” (11 comuni, circa 000 abitanti) nuova;
Area Interna “Santa Teresa di Riva” (15 comuni, circa 000 abitanti) nuova;
Area Interna “Palagonia” (6 comuni, circa 000 abitanti) nuova.

Riperimetrazione

Delle cinque aree interne del ciclo di riprogrammazione 2014-2020 quattro sono state riperimetrate (la quinta i Sicani è rimasta inalterata nel perimetro) e coerentemente con “I criteri di selezione delle Aree Interne da sostenere nel ciclo 2021-2022” del DPCoe hanno accolto ulteriori comuni limitrofi, in particolare per l’AI delle Madonie sono stati aggiunti 5 comuni (Alia e Valledolmo – Palermo –  Resuttano, Vallelunga Pratameno e Villalba – Caltanissetta), per l’AI dei Nebrodi sono stati aggiunti 8 comuni (Acquedolci, Capizzi, Caprileone, Floresta, Raccuja, Sinagra, Torrenova e Ucria), le AAII del Calatino e del Simeto hanno aggiunto, ciascuna, un solo comune rispettivamente Mazzarrone e Santa Maria di Licodia.  Il numero di comuni delle 5 Aree interne sono di conseguenza 80 per 333.000 abitanti.

Scelte condivise

Complessivamente le 11 Aree Interne, che contano complessivamente n. 155 comuni e 646.047 residenti, sono state condivise sia con la CE che con lo Stato (DPCoe e CTAI) tenuto conto, come già detto, in particolare delle indicazioni dell’accordo di partenariato.
Inoltre il DPCoe in data 14.11.2023, previo rapporto istruttorio tecnico positivo da parte del NUVAP, ha comunicato che solo le tre nuove Aree Corleone, Troina e Bronte beneficiano del finanziamento statale di 4 milioni di euro di cui alla delibera CIPESS nr 41/2022.

Iter di approvazione del Programma

Il Programma Regionale FESR SICILIA 2021-2027 è stato approvato con la Decisione C(2022) n. 9366 del 08.12.2022 e successivamente la Giunta regionale l’ha adottato definitivamente con deliberazione nr. 102 del 15.02.2023 “Programma Regionale FESR Sicilia 2021/2027. Decisione della Commissione C(2022)9366 dell’8 dicembre 2022. Adozione definitiva”.
Con Decreto del Presidente della Regione n. 1 del 16.02.2023 è stata sottoposta alla Corte dei conti che ha provveduto alla registrazione il 06.04.2023 al nr. 1. Il Programma elenca le 11 Aree Interne approvate dal CTAI.

Risorse anche per conoscere meglio l’Europa

Le risorse destinate dal PR alle 11 Aree Interne sono pari a € 445.524.527 e sono previste oltre che dall’OP5 anche dagli altri 4 OP per attuare gli Investimenti Territoriali Integrati, nella misura di seguito riportata comprensiva dell’importo di flessibilità che è del 15% circa della dotazione.

OP1 – Un’ Europa più competitiva e intelligente €  30.907.916
OP2 – Un’Europa più resiliente e più verde € 14.285.714
OP3 – Un’Europa più connessa €  222.714.286
OP4 – Un’Europa più sociale e inclusiva € 8.000.000
OP5 – Un’Europa più vicina ai cittadini € 169.616.611.
Con DDG n. 1258 del 21.12.2022 l’Autorità di Gestione del PR ha approvato uno schema di protocollo d’intesa per i Sindaci dei comuni di ciascuna Area (sottoscritto dai Sindaci) e il documento “Atti di indirizzo per la costruzione delle Strategie Territoriali e per la selezione e attuazione delle operazioni a valere sul PR FESR Sicilia 2021-2027”, corredato degli allegati.

Costituzione delle “Coalizioni”

Ciascuna Coalizione si è formalmente costituita ai sensi del DLgs n. 267/2000 (TUEL) nel testo vigente in Sicilia (Convenzione ex art 30 o Unione dei comuni ex art. 32 ).Con successivo DDG nr. 773 del 20.09.2023 è stato differito il predetto termine al 06.10.2023 sia per la presentazione dell’atto costitutivo dell’aggregazione territoriale e del relativo piano organizzativo dell’Ufficio comune che per l’approvazione delle Strategie Territoriali.

Criteri di ammissibilità

Infine si segnala che i criteri di ammissibilità per le Autorità Urbane/Territoriali nonché i criteri di ammissibilità delle Strategie sono contenuti nel Documento “Metodologia e criteri di selezione delle operazioni del PR FESR Sicilia 2021-2027”, approvato dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 21.04.2023 e successivamente deliberato dalla Giunta di Governo regionale con deliberazione nr. 195 del 18.05.2023.
La consultazione dei documenti è possibile attraverso il collegamento al sito di euroinfosicilia.

Riassumendo

Per il ciclo di programmazione 2021-2027 è stata strutturata una nuova, innovativa e funzionale rappresentazione della Sicilia, che comprende 29 Aree territoriali (9 FUA, 11 AI, 8 SIRU e le Isole Minori) e tutti i 391 comuni siciliani;

La mappatura è stato il risultato di un lungo processo di confronto che ha preso in esame i contributi e le considerazioni emerse “dal basso” negli incontri territoriali tra la Regione Siciliana e tutti i comuni delle nuove coalizioni siciliane, e dall’alto, come gli indirizzi della Commissione Europea, le indicazioni dell’Accordo di Partenariato tra Unione Europea ed Italia e quelle derivanti dai lavori del Comitato Tecnico Aree Interne nazionale (CTAI) determinate dal CIPESS;

Le 11 Aree Interne nel nuovo ciclo di programmazione 21-27, che contano complessivamente 155 comuni e 646.047 residenti, sono state condivise sia con la CE che con lo Stato (DPCoe e CTAI) tenuto conto, come già detto, in particolare delle indicazioni dell’Accordo di Partenariato. Quattro delle 5 Aree Interne del 14-20 sono state riperimetrate includendo comuni aventi continuità territoriale. Inoltre il DPCoe in data 14.11.2023, previo rapporto istruttorio tecnico positivo da parte del NUVAP, ha comunicato che solo le tre nuove Aree Corleone, Troina e Bronte beneficiano del finanziamento statale di 4 milioni di euro di cui alla delibera CIPESS nr 41/2022.

Con DDG n. 1258 del 21.12.2022 l’Autorità di Gestione del PR ha approvato uno schema di protocollo d’intesa per i Sindaci dei comuni di ciascuna Area (sottoscritto dai Sindaci) e il documento “Atti di indirizzo per la costruzione delle Strategie Territoriali e per la selezione e attuazione delle operazioni a valere sul PR FESR Sicilia 2021-2027” , corredato degli allegati. Ciascuna Coalizione si è formalmente costituita ai sensi del DLgs n. 267/2000 (TUEL) nel testo vigente in Sicilia (Convenzione ex art 30 o Unione dei comuni ex art. 32 ). Con successivo DDG 773 del 20.09.2023 è stato differito il predetto termine al 06.10.2023 sia per la presentazione dell’atto costitutivo dell’aggregazione territoriale e del relativo piano organizzativo dell’Ufficio comune che per l’approvazione delle Strategie Territoriali;

I sindaci di ciascuna Area hanno sottoscritto il proprio protocollo d’intesa per l’attuazione delle politiche territoriali della Regione Siciliana per il periodo di programmazione 2021- 2027 prima di avviare il percorso per essere riconosciute Autorità Territoriali e di redazione delle Strategie Territoriali;

I criteri di ammissibilità per le Autorità Urbane/Territoriali nonché i criteri di ammissibilità delle Strategie sono contenuti nel Documento “Metodologia e criteri di selezione delle operazioni del PR FESR Sicilia 2021-2027”, approvato dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 21.04.2023 e successivamente deliberato dalla Giunta di Governo regionale con deliberazione 195 del 18.05.2023.