L’associazione “Autonomie Locali Sicilia” (ALI) al fianco del comitato e dei sindaci per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia.
Intanto, la notizia del presidio di Irosa è stata resa nota in Aula dalla senatrice Tiziana Drago.
“Nella consapevolezza che le proposte provenienti dai territori e dagli amministratori locali danno sempre il senso della verità, – si legge nella nota dell’ufficio di presidenza di ALI – condivide convintamente la battaglia per il riconoscimento legislativo delle Zone Franche Montane ed è al fianco del comitato regionale promotore e dei sindaci che in questi giorni stanno organizzando un presidio permanente nei pressi dello svincolo di Irosa sulla Palermo – Catania”.
Si tratta di “una giusta rivendicazione per la sopravvivenza delle aree interne – continuano – che vivono un drammatico momento caratterizzato da un forte disagio di tipo sociale, economico ed occupazionale”.
Il presidente di ALI Sicilia, Francesco Cacciatore, che è anche sindaco del Comune di Santo Stefano di Quisquina, per interagire con il comitato e i sindaci ha delegato l’ex sindaco di Aliminusa, Filippo Dolce, “grande conoscitore delle tematiche delle aree interne”.

sen. Tiziana Drago
La notizia del presidio di Irosa è stata data a Palazzo Madama dalla senatrice catanese Tiziana Drago a conclusione di un intervento-denuncia sulla mancata applicazione dello Statuto autonomistico siciliano, quindi sulle «illegalità che venivano sanate rendendo legale ciò che era e rimane illegale, incostituzionale e insostenibile». (Clicca QUI per ascoltare l’intervento)
«Altra violazione riguarda la mancata esitazione di una Legge della Regionale siciliana, – chiosa la senatrice – votata all’unanimità dalla deputazione tutta, relativa all’istituzione delle zone franche montane. Sono 132 i Comuni coinvolti e da diciotto giorni dei loro rappresentanti manifestano in contrada Irosa, lungo la Palermo-Catania, per chiedere il completamento dell’iter legislativo. Il Senato sta contravvenendo agli articoli 73 e 74 del Regolamento».
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