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Sgominata tra Calabria e Sicilia rete internazionale di “tombaroli”


ROMA (ITALPRESS) – Maxi operazione contro il traffico illecito di reperti archeologici. I Carabinieri del Gruppo Tutela Patrimonio Culturale di Roma, coordinati dalla Procura Distrettuale di Catania e dalla DDA di Catanzaro hanno eseguito 56 misure cautelari. È stata smantellata una fitta rete criminale dedita agli scavi clandestini, alla falsificazione e al traffico illecito di beni archeologici, con ramificazioni anche all’estero. Arresti sono stati eseguiti nelle province siciliane di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Enna e in Calabria a Crotone. Due indagini, condotte parallelamente a Cosenza e Palermo, hanno trovato un punto di confluenza quando è emerso che una squadra di “tombaroli” siciliana operava sia nella regione d’origine che in Calabria, in collaborazione con altri indagati. Da qui la decisione di eseguire contemporaneamente le due ordinanze.
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