ROMA (ITALPRESS) – I mercati all’ingrosso italiani valgono oggi oltre 11 miliardi di euro di fatturato e impiegano più di 26 mila addetti. Sono una realtà in trasformazione che continua a rappresentare il cuore pulsante della filiera agroalimentare del Paese. È quanto emerge dal Rapporto Italmercati–ISMEA 2025, realizzato in collaborazione con il Censis. Un’indagine che fotografa un sistema economico e logistico diffuso su tutto il territorio: 22 grandi strutture, oltre 9 milioni di metri quadrati complessivi, che ogni anno accolgono 7 milioni di veicoli e 9 milioni di visitatori. Il comparto più forte resta quello ortofrutticolo, che rappresenta l’80% del giro d’affari, seguito da ittico, florovivaismo e carni. In totale, nei mercati italiani si movimentano oltre 7 milioni di tonnellate di prodotti l’anno. Uno dei punti di forza è la posizione logistica: l’80% dei mercati si trova vicino a svincoli autostradali, la metà è collegata alla ferrovia e un terzo a porti o aeroporti. Un network strategico che permette di distribuire prodotti freschi in tutta la Penisola e verso l’Europa. Cresce anche l’impegno verso la sostenibilità: oltre la metà delle strutture ha installato impianti fotovoltaici o sistemi di efficienza energetica, e quasi tutti hanno avviato progetti contro lo spreco alimentare, con il recupero dei prodotti invenduti o le donazioni alle associazioni. Ma il rapporto mette in luce anche i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto degli italiani: il 73% dei consumatori presta oggi più attenzione all’origine dei prodotti, mentre il 68% privilegia alimenti locali e di stagione. Tuttavia, il 39% delle famiglie ha ridotto gli acquisti di frutta e verdura nell’ultimo anno, penalizzato dal caro-prezzi.
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