ROMA (ITALPRESS) – Il Fondo Monetario Internazionale nel rapporto annuale sull’economia e la finanza pubblica ha espresso apprezzamento per la “resilienza” del sistema italiano. L’Italia, evidenzia l’FMI, ha un bilancio solido a fronte tuttavia delle sfide strutturali che lo attendono nei prossimi mesi. La prova più recente arriva dai risultati del primo trimestre di quest’anno, che “nonostante l’accresciuta incertezza sulla politica commerciale globale”, è riuscito a mettere a segno una crescita dello 0,3% anche grazie a una “continua crescita degli investimenti”. L’Italia dovrebbe continuare a misurare una crescita moderata anche quest’anno: il fondo monetario prevede un +0,5%, un decimale sotto le stime del Governo, e una leggera ulteriore ripresa nel 2026 con una crescita dello 0,8%, seguita dallo 0,6% nel 2027. Tanto basterebbe a mantenere il deficit sotto al 3% del Pil nei prossimi due anni, dopo aver chiuso il 2025 al 3,3% come previsto anche dal Governo, mentre la linea del debito tracciata dagli analisti del Fondo viaggia circa un punto di Pil più in alto di quella disegnata al ministero dell’Economia. Più aperto il confronto sulle altre indicazioni del Fondo, che chiede di contenere la spesa pensionistica, ridurre le garanzie statali sui prestiti e migliorare l’efficienza della spesa. Tutti temi, questi, tornati a più riprese nelle analisi dello stesso ministro Giorgetti, che insieme al suo vice Maurizio Leo incontra nelle righe del report anche una promozione sui risultati prodotti in termini di gettito da adempimento spontaneo. Nel panorama occupazionale, fa notare l’Fmi, l’Italia ha registrato risultati incoraggianti. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, ai minimi storici dal 2011, e la qualità del lavoro, in generale, è migliorata.
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