Conto alla rovescia per la pubblicazione on line di Cefablu.it L’informazione locale si arricchisce di contenuti

Giovedì 21 marzo alle ore 18:30 l’informazione on line siciliana si arricchirà di una nuova testata giornalistica.
Il lancio ufficiale dell’iniziativa editoriale, fortemente voluta da Giuseppe Spinosa (consigliere comunale di Cefalù, grande elettore del M5S), avverrà all’interno della cornice del Teatro comunale di Cefalù, “Salvatore Cicero” e da quell’ora potrà essere consultato all’indirizzo web www.cefablu.it
Spinosa, medico radiologo e appassionato di politica, ha affidato il timone del quotidiano a Rosella del Castello, giornalista di grande esperienza, iscritta all’albo professionale dal 25 giugno 1986.
Del Castello, in pensione dal 2022, vanta una grande esperienza nel settore digitale, ha diretto per 11 anni consecutivi la testata bergamonew.it e ha deciso di continuare a coltivare a Cefalù la sua “passionaccia dell’informazione”, piuttosto che godersi il meritato riposo; questo avrebbe promesso ai suoi amici nel corso della “festa di pensionamento” organizzata dalla società editrice bergamasca, secondo il racconto di Donatella Tiraboschi (bergamo.corriere.it).
A Cefalù, per tutto il paesaggio madonita e non solo, le storie da raccontare e i fatti da denunciare non mancano ed è proprio attorno alla passione del comunicare si basa il tema su cui gli invitati ragioneranno, nel luogo ove sono state girate le prime scene del film “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore.
Una buona informazione può aiutare lo sviluppo delle Madonie?”, si legge nell’invito e non possiamo che rispondere positivamente alla provocazione lanciata dall’editore e dal direttore responsabile.
Una buona informazione, che diffonde “ciò che qualcuno non vuole si sappia” di certo spinge il lettore all’azione, ad interrogarsi su ciò che accade e – molto spesso – subisce passivamente.
Una buona informazione è “additare ciò che è nascosto”, darne “testimonianza”.
Per fare buona informazione occorre essere “molesti”, ci raccomanda il giornalista argentino Horacio Verbitsky.
I giornali locali, come i nostri, hanno il sacrosanto dovere di diffondere le informazioni e di analizzare se il lettore è stato colpito dalla storia, dalla denuncia, dalle proposte che facciamo, quindi se è stato “molestato”, il tempo medio di permanenza  sul sito è un indicatore importante.
I rappresentanti istituzionali leggono velocemente e con sufficienza ciò che scriviamo (diciamocelo a bassa voce), iniziano a rizzare le orecchie quando i nostri lettori ne fanno oggetto di discussione e iniziano a condividere il link dell’articolo.
Ecco, sono loro che – spinti all’azione – pretenderanno dalla politica scelte concrete finalizzate a migliorare i servizi sanitari, la viabilità, a salvare dalla chiusura scuole e presidi di legalità, tra molto altro.
Le grandi testate nazionali non promuoveranno mai una campagna stampa per la sanità madonita, piuttosto che per la fiscalità di sviluppo o per migliorare l’offerta turistica di Cefalù, in termini di qualità di servizi.
“Non lamentatevi di un problema a livello nazionale, cercate di risolverlo a livello locale”, affermava David Randall, giornalista britannico, scomparso il 17 luglio 2021.
I padrini scelti per il lancio di Cefablu.it, sono Dino Giarrusso, parlamentare europeo, oggi indipendente ma ex esponente del M5S ed ex Iena. Ismaele La Vardera (Sud Chiama Nord), vice presidente della Commissione regionale antimafia, anch’egli ex Iena e potenziale concorrente di Giarrusso alle prossime competizioni europee, nel contenitore “Libertà” di Cateno De Luca.
Da Bergamo è atteso anche il parlamentare piddino Antonio Misiani.
Tra i laici che interverranno ci sarà Luca Li Vecchi, presidente della Cooperativa “Verbumcaudo”, Franco Piro e Gaetano Bellavia (fratello di Enrico, neo direttore de “L’Espresso”), nonché assessore al Comune di Polizzi Generosa. Anche Piro e Bellavia vantano una lunga militanza nel PD.
Il lancio di Cefablu.it è stato patrocinato dal Comune di Cefalù.
All’editore, al direttore responsabile e alla redazione della testata giornalistica auguriamo buona strada e soprattutto di riuscirci, con il sincero auspicio che possano contribuire a far riprendere ai lettori la “piazza” – in uso esclusivo della burocrazia, dei tecnici e un po’ anche della politica, quella più competente – al lucido grido “A chiazza è mia, non scherziamo…”.