Biennale Architettura, l’impegno di Webuild contro l’emergenza idrica

MILANO (ITALPRESS) – Promuovere la lotta all’emergenza idrica in Italia e nel mondo, dimostrando come le sfide ambientali come la scarsità di acqua possano essere trasformate in opportunità per la vita quotidiana. Con questo obiettivo Webuild, leader mondiale nella realizzazione di infrastrutture nel settore acqua, supporta la 19esima Biennale Architettura 2025 di Venezia.“L’acqua è la risorsa più preziosa del nostro pianeta, un bene comune che Webuild contribuisce a proteggere e condividere – afferma Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild -. I nostri impianti di dissalazione servono 20 milioni di persone al giorno, dimostrando il nostro impegno nel risolvere l’emergenza idrica globale. La nostra leadership nel settore dell’acqua è il risultato di anni di innovazione e dedizione, e siamo pronti a continuare a fare la differenza per le comunità di tutto il mondo partendo dall’Italia, dove abbiamo appena presentato un progetto alla Regione Siciliana per risolvere in modo definitivo il problema della carenza idrica in alcune aree dell’isola. Come in altri paesi il tema dell’acqua si può affrontare e risolvere, e noi siamo a disposizione delle istituzioni con la competenza necessaria del nostro Gruppo e di tutta la filiera che con noi lavora nel settore. Serve una forte volontà politica”.La gestione sostenibile dell’acqua rappresenta una delle principali sfide globali da affrontare, in un momento in cui nel mondo il 40% della popolazione globale vive in aree a rischio di carenza idrica, mentre oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile.Il Gruppo Webuild, che nel 2024 ha registrato il 23% dei ricavi totali nei comparti clean hydro energy e clean water su base cumulata, è partner di riferimento per i clienti a livello mondiale per contribuire alla soluzione di sfide globali come il cambiamento climatico o l’incremento demografico nelle città, con costante capacità di delivery e oltre 330 opere completate negli ultimi 12 anni. Il Gruppo vanta una solida esperienza nel settore idroelettrico, che rappresenta la prima fonte di energia rinnovabile al mondo. Nel campo delle energie verdi, infatti, l’idroelettrico è la fonte più affidabile e costante, oltre ad essere una di quelle con un minor costo unitario, rappresentano quindi una soluzione efficace sia nel processo di transizione energetica, sia per ampliare l’accesso all’energia nei paesi e territori in cui risulta ancora mancante o insufficiente. I progetti idroelettrici in corso per il Gruppo permetteranno di generare oltre 14.000 MW di potenza e garantiranno energia pulita e a basso costo a milioni di persone nel mondo.Tra i progetti iconici del Gruppo figurano sistemi di dighe, acquedotti, impianti di dissalazione, trattamento acque e infrastrutture di irrigazione, capaci di trasformare le comunità e proteggere l’ambiente.Tra le dighe a scopo irriguo, la diga di Tokwe Mukosi in Zimbabwe, per irrigare 25.000 ettari di terreni agricoli e la diga di Neckartal in Namibia, per irrigare 5.000 ettari di terreni.Con Fisia Italimpianti, che vanta quasi un secolo di storia nel settore della dissalazione e del trattamento acque, il Gruppo si posiziona sul mercato come player strategico in aree soggette a stress idrico, in particolare in Medio Oriente. Grazie ai dissalatori già realizzati, Fisia Italimpianti è oggi in grado di coprire il fabbisogno idrico di oltre 20 milioni di persone su scala globale, garantendo l’accesso all’acqua anche nelle aree più aride del pianeta. Il Gruppo, tramite Fisia Italimpianti, ha realizzato alcuni dei principali impianti di dissalazione in Medio Oriente come l’Impianto di Shoaiba-3 in Arabia Saudita, che copre il fabbisogno di oltre 1 milione di abitanti nelle città di Jeddah, La Mecca e Taif, e quello di Jebel Ali M negli Emirati Arabi Uniti, per produrre acqua potabile e per altri usi domestici per la popolazione di Dubai.Trasformare l’acqua salata e non potabile dei canali di Venezia in acqua filtrata e depurata, adatta addirittura per la preparazione di un caffè, è l’idea alla base del progetto speciale della Biennale “Canal Cafè”, iniziativa a cura di Carlo Ratti supportata dal Gruppo Webuild.
– News in collaborazione con Webuild –– Foto ufficio stampa Webuild –
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